lunedì 29 settembre 2008

Quel che resta di mio marito

Meglio perdere la casa o mantenere una promessa fatta all’adorato marito appena scomparso?
Questo il dilemma di Arvilla (Jessica Lange), neo-vedova costretta dalla figlia del marito, Francine (Christine Baranski), a seppellire i resti del consorte nella casa natale, a Santa Barbara, nonostante la volontà del defunto di far spargere le sue ceneri, pena la confisca della casa.
Sulla stupenda Cadillac Bonneville decappottabile del ’66 lasciatale dal coniuge (ecco il perché del titolo originale “Bonneville”, da noi tradotto nell’alquanto macabro “Quel che resta di mio marito”) Arvilla si lascia alle spalle la piccola cittadina di Pacatello, nell’ Idaho, e parte per la California insieme alle amiche Margene (Kathy Bates) e Carol (Joan Allen).
Lungo la strada i luoghi visti e amati insieme al marito diventano lo spunto per rendere omaggio al suo amore ormai scomparso e una sorprendente e varia umanità, come il giovane autostoppista Bo (che ricorda vagamente il Christopher McCandless di “Into the wild”) e l’affascinante camionista Emmett, l’aiuta a riflettere permettendole di prendere la decisione più giusta per lei.


Kathy Bates, Joan Allen e Jessica Lange


Un po’ road-movie, un po’ viaggio alla ricerca di se stessi, il film è tutto incentrato sulle tre protagoniste, che ricordano - con tanto di foulard al vento e occhiali da sole - delle Thelma & Louise invecchiate di qualche decennio, simbolo delle tipiche donne americane degli stati centrali: bigotte, perbene, linde e pinte, di cuore ma tenaci. Arvilla è la classica donna dallo spirito libero e dalla personalità spiccata, Margine è quella simpatica, testarda e chiassosa, Carol è la più morigerata, forse anche un po’ noiosa, ma decisiva nei momenti di crisi. A loro si contrappone la più mondana e odiosa Francine, appartenente a quel ceto sociale dall’atteggiamento un po’ snob proprio degli abitanti delle coste.
L’esordiente regista Christopher Rowley, nonostante la piacevole confezione, per il suo primo film punta troppo sul meraviglioso quartetto di attrici a sua disposizione: la luminosa Lange, la dirompente Bates, l’elegante Allen e la glaciale Baranski, tutte molto coinvolte, brave, convincenti; purtroppo però non si può dire lo stesso dei loro personaggi. La pecca infatti sta proprio nel come sono delineate le personalità delle quattro donne: tutte troppo monolitiche nelle loro caratteristiche, prive di quelle sfaccettature che rendono un personaggio memorabile. Brave attrici e paesaggi magnifici non possono quindi riparare completamente ad alcune ingenuità della sceneggiatura: tuttavia nel complesso il film si fa guardare e anche piacevolmente. Dalle premesse infatti si potrebbe pensare che la pellicola sia molto malinconica e incentrata sul tema della morte, invece - in controtendenza rispetto alla filmografia americana degli ultimi anni - il messaggio dato è di speranza: non ci sono dolori eccessivi quanto piuttosto uno spirito pragmatico rinforzato da un solido ottimismo, che rassicura e rincuora lo spettatore. In sostanza una commedia, magari non da annali di storia del cinema, ma sicuramente onesta ed efficace nei suoi intenti.
E il sorriso di Jessica Lange e la simpatia della Bates meritano comunque una visione.


Jessica Lange


La citazione:

"- Che razza di mormone sei?!
- Di quelli divertenti!"

Voto: ♥♥ 1/2

Uscita italiana: 23 ottobre 2008

Pubblicato su Meltin' Pot.

sabato 27 settembre 2008

L'ultima stangata

Paul Newman
26 gennaio 1925 - 26 settembre 2008



Poche ore fa si sono chiusi per sempre gli occhi più belli che il cinema abbia mai avuto.
Se n'è andata, a 83 anni, una delle ultime grandi leggende di Hollywood.
E' un grande pezzo di storia del cinema che viene a mancare.
Pugile, spaccone, giocatore di biliardo, cowboy, amante delle auto da corsa e sostenitore di cause umanitarie.
Bellissimo e umile.
Bravo e generoso.
Un mito.
Anche se la sua morte era stata annunciata il colpo è stato pesante.
Nessuno più avrà il suo stesso fascino luminoso e unico.
E' la fine di un'era.
Addio Paul: lassù sicuramente qualcuno ti ama.
Qua giù in tanti continueremo ad amarti.


Paul Newman


venerdì 26 settembre 2008

Citazione cinematografica n. 32

"Frattanto si era fatto tardi e tutt'e due dovevamo andare per i fatti nostri. Ma era stato molto bello, rivedere ancora Annie, dico bene? Mi resi conto di quanto era in gamba – stupenda – e, sì, era un piacere… solo averla conosciuta… e allora io… ripensai a quella vecchia barzelletta, quella in cui c'è questo tizio che va dallo psichiatra e gli fa: "Dottore, mio fratello è pazzo. Crede d'essere una gallina." E allora il dottore gli dice: "Ma perché non lo rinchiude in manicomio?" E quel tale gli risponde: "Già! Ma poi dopo, l'ovetto fresco, a me, chi me lo fa?" Insomma, mi pare ch'è proprio così, grosso modo, che la penso io, riguardo ai rapporti umani. Mi spiego, sono del tutto irrazionali e pazzeschi e assurdi e… ma… mi sa tanto che li sopportiamo perché, hm… tutti quanti… più o meno ne abbiamo bisogno, dell'ovetto fresco "

da: Io e Annie


Diane Keaton e Woody Allen


Titolo originale: Annie Hall
Regia: Woody Allen
Anno: 1977
Cast: Woody Allen, Diane Keaton

venerdì 19 settembre 2008

Tropic Thunder



Vietnam. Un manipolo di soldati americani si sta coraggiosamente difendendo dai Viet Cong: piogge di spari, esplosioni, uomini che si riversano nel loro stesso sangue, rabbia e sudore, lotta e morte. In questo scenario apocalittico due soldati uniti come fratelli rimangono insieme fino all’ultimo, scambiandosi in poche frasi il significato di una vita intera e…STOP!


Ben Stiller e Robert Downey Jr.


Siamo sul set di “Tropic Thunder”, il più costoso film di guerra mai realizzato, e la star, Tugg Speedman (Ben Stiller), non riesce a piangere nella scena clou della pellicola. Il co-protagonista del film, Kirk Lazarus (Robert Downey Jr.), è invece un attore pluri-premiato - talmente professionale da essersi fatto scurire la pelle per interpretare un soldato di colore - e mal sopporta l’incompetenza del collega; insieme a loro ci sono anche Jeff Portnoy (Jack Black), star della tv con problemi di droga promossa al grande schermo, il rapper Alpa Chino (Brandon T. Jackson) e l’attore alle prime armi Kevin Sandusky (Jay Baruchel). A causa dei litigi degli attori sul set, il regista (Steve Coogan) va fuori budget e il produttore (un irriconoscibile Tom Cruise) decide di far saltare la produzione. Esasperato dalla situazione e deciso a non gettare al vento il suo lavoro, il regista, convinto dallo sceneggiatore - un reduce di guerra folle con il volto di Nick Nolte – porta gli attori nella giungla vietnamita, dove ha nascosto delle telecamere, per terminare le riprese. Ma gli attori non sanno che quella è una zona controllata da temibili trafficanti di droga. Seguono quindi clamorosi equivoci e situazioni surreali in cui il gruppo vive la sua guerra personale imparando qualcosa l’uno dall’altro e dal reale pericolo.


Ben Stiller


A sette anni di distanza da “Zoolander”, in cui si prendeva gioco del mondo della moda, Ben Stiller torna dietro la macchina da presa, questa volta per mettere alla berlina gli isterismi delle star di Hollywood. Lo strano gruppo infatti racchiude in sé tutti i clichè della mecca del cinema, a cominciare dagli attori: la star palestrata che piace tanto al pubblico ma che non sa recitare, l’attore che si prende così sul serio da sentirsi Dio, lo showman della tv fracassone e greve, il rapper che fa il duro ma sotto sotto nasconde il fatto di essere gay, l’attore alle prime armi che viene insultato da tutti. Ma soprattutto il film denuncia alcune tendenze di Hollywood di cui nessuno ha il coraggio di parlare: il puntare sul ruolo del ritardato mentale o della persona con problemi fisici (che ha destato non poche polemiche in America) per ottenere l’Oscar, le richieste assurde delle star, lo strapotere dei produttori, la beneficenza e la pubblicità in favore degli animali per ingraziarsi l’opinione pubblica, la perdita del senso della realtà di chi lavora nel mondo del cinema.


Robert Downey Jr.


La macchina grottesca e assurda messa su da Stiller - con una sceneggiatura scritta a sei mani insieme all’attore Justin Theroux e a Etan Cohen - nonostante qualche esagerazione di troppo e qualche dettaglio macabro di cattivo gusto, funziona bene: si ride, e anche di gusto.
Per i cinefili sarà un piacere ridere della parodia di tanti famosi film di guerra e di grandi star e per chi è meno ferrato in campo cinematografico bastano le strepitose performance degli attori, fantastici nella loro auto-ironia. Su tutti uno straripante Robert Downey Jr., che parla un perfetto slang da ghetto, e un Tom Cruise totalmente inedito: ingrassato e pelato, urla parolacce mentre balla su musica rap. E’ già cult!

La citazione: "You m-m-m-m-m-m-make me happy!"

Voto: ♥♥♥

Uscita italiana: 24 ottobre 2008

Pubblicato su Cinema4stelle

Citazione cinematografica n. 31

"Vi pioverà tanta di quella merda addosso che maledirete il mio nome tra una doccia e l'altra!"

da: Black Rain - Pioggia sporca


Andy Garcia e Michael Douglas


Titolo originale: Black Rain
Regia: Ridley Scott
Anno: 1989
Cast: Michael Douglas, Andy Garcia, Ken Takakura, Kate Capshaw

mercoledì 17 settembre 2008

Auguri Baz!

"Outside it may be raining, but in here it's entertaining!"

Auguri a un genio contemporaneo.
Mago del colore.
Profeta dell'immagine.
Maestro del montaggio parellelo.
Eroe postmoderno.
A volte kitch, a volte strappalacrime, sempre emozionante.
In due parole "larger than life".

Happy birthday Baz: The Show Must Go On!!!

Baz Luhrmann


martedì 16 settembre 2008

L'ora del the con Al e Bob

Robert De Niro (foto di Valentina Ariete)


Ore 17:00, Hotel Hassler, Roma.

Conferenza stampa del film "Righteous Kill" (da noi "Sfida senza regole").

Il delirio più totale: bodyguard impazziti che impediscono alle persone di uscire dalla sala Medici dell'Hassler una volta entrate, un vero e proprio carnaio di giornalisti, 40 gradi, decine di persone in piedi (tra cui me, con tanto di tacchi...), sempre i soliti bodyguard che non fanno più entrare i giornalisti anche se dotati di accredito...

In questo caos in stile "Giardino delle delizie" di Bosch, arrivano finalmente i due miti: Pacino e De Niro, giusto in tempo per l'ora del the.

Invece del the i due sorseggiano un caffè e un cappuccino (e lo, se mi passate il termine, scazzato De Niro non farà quasi altro per tutta la conferenza stampa).

Certo che vederseli tutti e due davanti è come guardare la storia del cinema parlare.

Monumentali.

Un Pacino sorprendentemente gioviale, allegro, simpatico e disponibile ha illuminato la conferenza stampa. Sorprendendomi (e mi ha pure fatto l'autografo!).

Tutti e due sono invecchiati, ingrigiti, appesantiti: ma che classe ragazzi!

Questa è stata l'ora del the più memorabile che ho vissuto finora!

(cavolo voglio una macchina fotografica nuova...)

Al Pacino e Jon Avnet (foto di Valentina Ariete)


venerdì 12 settembre 2008

Citazione cinematografica n. 30

"- Tu vedi il male dappertuttto!
- Non vedo il male dappertutto, è dappertutto!"

da: La mia droga si chiama Julie


Jean-Paul Belmondo e Catherine Deneuve



Titolo originale: La sirène du Mississipi
Regia: François Truffaut
Anno: 1969
Cast: Catherine Deneuve, Jean-Paul Belmondo

lunedì 8 settembre 2008

Sondaggio n. 4 - Chi è la Migliore Attrice Vivente?

Dopo aver scelto i Migliori Attori Emergenti, adesso voglio chiedervi, oh cinefili della blogosfera, qual è secondo voi la Migliore Attrice Vivente.

Ho ristretto la scelta a quelle che secondo me sono le 20 migliori attrici in circolazione - vogliate scusarmi per eventuali esclusioni di vostre muse ispiratrici - e ora tocca a voi dire chi è la migliore.

Allora votate! Votate! Votate!

Potete rispondere al sondaggio cliccando sulla colonna di destra.


1. Fanny Ardant




2. Cate Blanchett



3. Julie Christie



4. Glenn Close



5. Judi Dench



6. Catherine Deneuve



7. Jodie Foster



8. Catherine Keener



9. Nicole Kidman



10. Laura Linney



11. Sophia Loren



12. Helen Mirren



13. Jeanne Moreau



14. Susan Sarandon



15. Maggie Smith



16. Meryl Streep



17. Barbara Streisand



18. Hilary Swank



19. Franca Valeri



20. Monica Vitti




venerdì 5 settembre 2008

Citazione cinematografica n. 29

"Hey Max. Un uomo sale sulla metropolitana, qui a Los Angeles, e muore. Pensi che qualcuno se ne accorgerà?"

da: Collateral


Tom Cruise



Titolo originale: Id.
Regia: Michael Mann
Anno: 2004
Cast: Tom Cruise, Jamie Foxx, Jada Pinkett Smith, Mark Ruffalo


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