sabato 31 gennaio 2009

Eyes Wide Ciak! compie un anno

TANTI AUGURI EYES WIDE CIAK!



1 anno e 220 post tra cui 68 recensioni, 48 citazioni, vari momenti di vero godimento, foto, 1 supermega classifica e tante cavolate...


Eh già...mi sembra ieri che ho messo il primo articolo su questo blog.
Blog che si chiama così perchè tutti i nomi che volevo usare erano già stati presi fino a quando quel genio di mio fratello conoscendo la mia passione per Kubrick non mi ha detto: "Ma perchè non lo chiami Eyes Wide Ciak?".

Nel frattempo ho cominciato a scrivere per un pò di siti e ad andare alle anteprime, ho visto da vicino il mondo vario e colorito della critica cinematografica italiana, ho visto attori e registi, ho fatto la Magnum con Ben Stiller e la Kidman mi ha sorriso, sono andata al mio primo Festival in qualità di "giornalista" e ho conosciuto tantissimi ragazzi simpatici e appassionati che credono che sia importante guardare e scrivere di cinema.

E soprattutto grazie a tutti voi lettori del blog: all'inizio quattro gatti (tra cui la mia mamma che è stata la mia prima fan: grazie mamma t.v.b!) e poi un pochino di più.
Grazie agli affezionati come Ivan, Adryss e Valeria: vi amo! E a tutti gli amici: Ale55andra, Iohannes, Luciano, Jack, Peeping Tom, Il Contenebbia, Gokachu, Mr. Hamlin, Valerio di tuttattaccato, Countryfeedback, Al direktor, Mizza, Para & Chimy, Pickpocket, Domenico e tutti gli altri.
Grazie anche a chi passa solo ogni tanto e non commenta.

Spero che fino ad ora su questo blog abbiate letto cose interessanti o comunque divertenti.
Voglio bene a tutti perchè insieme condividiamo una grandissima passione: il cinema.

Ringrazio tutti perchè sono una ragazza semplice e vorrei la pace nel mondo!

venerdì 30 gennaio 2009

Citazione cinematografica n. 48


"Bill: Come sai, io sono un grande appassionato di fumetti, soprattutto di quelli sui supereroi.
Trovo che tutta la filosofia che circonda i supereroi sia affascinante.
Prendi il mio supereroe preferito: Superman. Non un grandissimo fumetto, la sua grafica è mediocre. Ma la filosofia, la filosofia non è soltanto eccelsa, è unica!
La sposa: Quanto cazzo ci mette questa merda a fare effetto?
Bill: Circa due minuti. Il tempo per farmi arrivare al punto. Dunque l’elemento fondamentale della filosofia dei supereroi è che abbiamo un supereroe e il suo alter-ego: Batman è di fatto Bruce Wayne, l’Uomo-ragno è di fatto Peter Parker, quando quel personaggio si sveglia al mattino è Peter Parker, deve mettersi un costume per diventare l’Uomo-ragno. Ed è questa caratteristica che fa di Superman l’unico nel suo genere: Superman non diventa Superman, Superman è nato Superman! Quando Superman si sveglia al mattino è Superman. Il suo alter-ego è Clark Kent. Quella tuta con la grande s rossa è la coperta che lo avvolgeva da bambino quando i Kent lo trovarono: sono quelli i suoi vestiti. Quello che indossa come Kent - gli occhiali, l’abito da lavoro – quello è il suo costume! E’ il costume che Superman indossa per mimetizzarsi tra noi. Clark Kent è il modo in cui Superman ci vede. E quali sono le caratteristiche di Clark Kent? E’ debole, non crede in se stesso ed è un vigliacco. Clark Kent rappresenta la critica di Superman alla razza umana. Più o meno come Beatrix Kiddo è la moglie di Tommy Plympton"

da: Kill Bill: Vol. 2

Uma Thurman e David Carradine


Titolo originale: Id.
Regia: Quentin Tarantino
Anno: 2004
Cast: Uma Thurman, Lucy Liu, Deryl Hannah, Vivica A. Fox, Michael Madsen, Julie Dreyfus, Sonny Chiba, David Carradine

Operazione Valchiria



Germania, 1944.
Nel suo delirio di onnipotenza Hitler sta portando alla rovina l’Europa e la Germania stessa.
La parte più consapevole dell’esercito tedesco avverte la necessità di porre freno alla follia della classe dirigente di un popolo che è convito di potere tutto.
Di ritorno da una missione in Africa dove ha perso una mano e un occhio per una causa in cui non crede, il colonnello Claus von Stauffenberg (Tom Cruise) decide che è il momento di fare qualcosa per il suo paese: bisogna eliminare Hitler, a qualunque costo.
Subentrando al maggiore Henning von Tresckow (Kenneth Branagh), il colonnello entra a far parte di un gruppo di alti funzionari dell’esercito che stanno organizzando da molto tempo un attentato al fuhrer. Proprio von Stauffenberg progetta il piano per eliminare Hitler: rielaborando un’operazione militare creata dal fuhrer stesso dal nome “Operazione Valchiria”, fa in modo di ottenere il permesso di arrestare le SS. Per attuare questa operazione occorre che il fuhrer venga ucciso ed è il colonnello in persona – dopo esser riuscito ad entrare nella strettissima cerchia delle persone vicine a Hitler – a piazzare la bomba nella Tana del lupo, il quartier generale del fuhrer.

Tom Cruise

Bryan Singer e lo sceneggiatore Christopher McQuarrie hanno avuto il compito non facile di creare un thriller in cui il finale è noto a tutti in partenza. Nonostante questo, hanno saputo costruire un film che mantiene un ritmo serrato fino alla fine, che appassiona e che spinge lo spettatore a illudersi fino all’ultimo momento che quella bomba sia andata realmente a segno.
Grazie a una fotografia cupa e a una colonna sonora che non lascia mai tregua, forte del famoso brano di Wagner “La cavalcata delle Valchirie” che al cinema funziona sempre, la pellicola scorre piacevolmente ed è soprattutto il grandissimo cast a fare la parte del leone: la superstar americana Tom Cruise si cala nel ruolo - non facile a causa della benda sull’occhio e del dover fare tutto con una sola mano - dando una buona prova. Accanto a Cruise un superbo cast inglese: Kenneth Branagh lascia il segno anche se appare in poche scene, Bill Nighy è perfetto nel suo ruolo ambivalente, Tom Wilkinson è come al solito un grande avvocato del Diavolo, Eddie Izzard stupisce in un ruolo apparentemente secondario ma fondamentale perché in bilico fino all’ultimo momento ed anche il giovane Jamie Parker è una piacevole sorpresa.
Unica pecca della pellicola è quella di sembrare già vista in molte parti: il tutto è ben confezionato, ben recitato, sicuramente buono dal punto di vista tecnico, ma non aggiunge nulla di nuovo al genere. Un buon film, ma niente di più.

Tom Cruise e Bill Nighy

La citazione: "Lunga vita alla grande Germania!"

Voto:
♥♥♥

Uscita italiana: 30 gennaio 2009

Pubblicato su Cinema4stelle.

lunedì 26 gennaio 2009

Bride Wars - La mia miglior nemica

Due amiche, due matrimoni, una sola data: è guerra!



Due amiche, lo stesso sogno fin da bambine: sposarsi al Plaza a giugno indossando un magnifico abito bianco. Crescendo Liv (Kate Hudson, anche produttrice) ed Emma (Anne Hathaway) prendono strade diverse, la prima diventa un avvocato di successo e la seconda una maestra elementare, ma conservano sempre il sogno di avere una cerimonia da principesse.
Il destino però non le aiuta: si fidanzano nello stesso momento e per il Plaza a giugno c’è solo una data disponibile. Sei giugno, alle cinque: data che fa incrinare la loro amicizia perfetta.
Nessuna delle due è disposta a rinunciare e da quel momento in poi è guerra: colpi bassi a suon di diete ingrassanti e boccette di tintura per capelli scambiate sono dietro l’angolo e quelle che prima sembravano Thelma & Luise con vestiti all’ultima moda diventano due arpie.

Kate Hudson e Anne Hathaway

Il regista Gary Winick - autore di pellicole come La tela di Carlotta e 30 anni in un secondo - si mette completamente al servizio delle protagoniste, ormai due golden girl della commedia romantica americana: Kate Hudson con la sua energia e vitalità è l’amica determinata e forte, quella che sa quello che vuole e soprattutto come ottenerlo, Anne Hathaway invece è la ragazza dolce, romantica e tanto buona. Nello svolgersi della vicenda le due mostrano i lati peggiori dei loro caratteri ma poi, in un finale telefonato, tutto si aggiusta: l’amicizia trionfa su ogni dissapore, anche sulla scelta del vestito da sposa.
Una storia che sembra presa dritta dritta da un episodio di Sex & The City ma con meno ironia ed intelligenza: alla fine la pellicola si risolve in una serie di siparietti comici, più o meno riusciti, e ad una morale piuttosto banale e scontata. Tutte le donne, per quanto moderne ed emancipate, sognano di essere delle spose bellissime e felici.

Kate Hudson e Anne Hathaway

Altro tema importante della pellicola è l’amicizia tra donne: un aspetto decisamente più interessante, anche perché in genere poco trattato sullo schermo, dove è molto più facile vedere due amici maschi che si spalleggiano. Anche se però le questioni affrontate sono di lana caprina: il tutto si riduce a due donne che litigano sul vestito da scegliere, sulla torta da comprare, su chi ha l’anello di fidanzamento più bello e non si assiste invece ad un’appassionante e suggestiva storia di amiche per la pelle. Non è solo l’amicizia al femminile a fare una brutta figura: le donne qui sono viste o come arpie aggressive pronte a tutto pur di ottenere quello che vogliono, o sempliciotte senza spina dorsale pronte a farsi mettere i piedi in testa da chiunque e tutte come delle eterne cacciatrici di uomini da infilare in uno smoking.
E’ pur vero che si tratta di una commedia, ma di prodotti di questo stampo Hollywood ne sforna un tot all’anno, con l’attrice del momento e gli abiti dello stilista più in vista, tutte pellicole simili e confondibili di cui ormai non si sente un gran bisogno.
Sono lontanissimi gli anni delle commedie di Billy Wylder, interpretate da star come Marilyn Monroe, Doris Day, Katharine Hepburn e Spencer Tracy, in cui la commedia era brillante per davvero e le risate erano sempre accompagnate da una buona dose di cinismo e messaggio sociale.
Ma del resto, si sa, “nessuno è perfetto”.

La citazione: "Non si allarga un Vera Wang! Se non ti entra sei tu che ti restringi per entrarci!"

Voto: ♥1/2

Uscita italiana: 6 febbraio 2009


Pubblicato su Meltin'Pot.

venerdì 23 gennaio 2009

Citazione cinematografica n. 47

"Come ho già detto, ho permesso che ti tenessi la tua infame vita per due ragioni. E la seconda ragione è perché tu possa raccontare a lui, di persona, tutto quello che è successo stasera. Voglio che conosca la misura della mia misericordia vedendo il tuo corpo mutilato, voglio che tu gli dica quali sono le informazioni che hai dato a me, voglio che sappia tutto quello che so io, voglio che lui sappia che io voglio che sappia e voglio che tutti loro sappiano che molto presto saranno tutti morti come O-Ren"

da: Kill Bill: Vol. 1

Uma Thurman

Titolo originale: Id.
Regia: Quentin Tarantino
Anno: 2003
Cast: Uma Thurman, Lucy Liu, Deryl Hannah, Vivica A. Fox, Michael Madsen, Julie Dreyfus, Sonny Chiba, David Carradine

Italians

Italiani brava gente



Italiani brava gente anche all’estero.
Insomma!
Giovanni Veronesi, dopo la fortunata formula a episodi lanciata con i vari Manuale d’amore, torna dietro la macchina da presa con un film che mantiene le due ore di durata ma che comprende solo due storie anziché quattro.
Nella prima Sergio Castellitto interpreta Fortunato, un camionista che trasporta Ferrari rubate negli Emirati Arabi, che, giunto all’ultima consegna della sua carriera, porta con sé il giovane Marcello (Riccardo Scamarcio) perché apprenda i trucchi del mestiere.
Nel secondo frammento invece Carlo Verdone è Giulio, un dentista caduto in depressione che si reca a San Pietroburgo per un convegno medico e con l’occasione si fa invischiare in un giro di prostituzione di lusso gestito dal viscido Vito Calzone (Dario Bandiera). Tra equivoci e situazioni imbarazzanti, Giulio incontra Vera (Ksenia Rappoport), la sua interprete, che presto diventa molto di più.

Riccardo Scamarcio e Sergio Castellitto

Insomma sembrerebbe un’innocua commedia sulla cialtroneria degli Italiani che all’estero come in patria si fanno sempre riconoscere, che urlano e gesticolano, che non sanno fare a meno degli spaghetti, che ci provano sempre con tutte le ragazze che incontrano, che rubano, imbrogliano, mentono ma che alla fine sono capaci di compiere anche il grande gesto nobile e hanno un cuore grande così.
Sembrerebbe.
Se non fosse che il film invece di prendere in giro questi difetti – perché tali sono – del popolo italiano li trasforma in “tratti distintivi”, in “aspetti folcloristici”, e quindi sotto sotto simpatici, di cui ci si può auto-compiacere e quindi accettare.

Carlo Verdone e Dario Bandiera

Nonostante la bravura degli interpreti - su tutti Verdone che nella commedia fisica è uno dei migliori in Italia, anche se interpreta il ruolo dell’imbranato che viene picchiato e insultato da ormai dieci anni – che riescono a strappare grasse risate in più occasioni, il film diventa presto fastidioso se non insultante per il pubblico, almeno quella parte di pubblico che non è fiero di essere visto come ladro e imbroglione.
La paura infatti è che anni di tv spazzatura e cattivo gusto abbiano assecondato sempre più questa debolezza dell’italiano medio per la cialtroneria e la mancanza di regole.
Insomma sono lontanissimi gli anni in cui Alberto Sordi interpretava l’italiano medio con la giusta dose di cattiveria, cattiveria necessaria a mettere alla berlina i vizi e i difetti degli Italiani, che qui è sostituita da un finale alla “volemose bene” che esalta invece di criticare i comportamenti poco morali di un intero popolo.

La citazione: "Ma che ve drogate?! Hai visto che casini che combina la droga!"

Voto: ♥1/2

Pubblicato su Cineforme.it

Conferenza stampa Italians

Il cast di Italians presenta il film a Roma

All’Hotel St. Regis a Roma, il regista Giovanni Veronesi, insieme all’illustre cast costituito da Sergio Castellitto, Carlo Verdone, Ksenia Rappoport, Riccardo Scamarcio e Dario Bandiera, ha presentato la sua ultima fatica di celluloide.

Dopo i vari manuali d’amore, Veronesi ha girato un altro film a episodi, questa volta limitandosi a due storie principali.
Entrambi gli episodi ci mostrano gli Italiani all’estero: ladri, imbroglioni, chiassosi, cascamorti, visceralmente attaccati alla pasta, irrispettosi delle leggi. Ma anche generosi, calorosi e pieni di vita.
Insomma "quelli che all'estero, nel bene o nel male, si fanno sempre riconoscere" come ha ammesso lo stesso Veronesi.

Il regista ha riconosciuto però che oltre ai difetti l’italiano sa esportare anche delle qualità come il sapersi adattare a tutto e “l’essere capace di grandi slanci di generosità e che all'estero lascia il segno".

Per descrivere gli Italiani Castellitto ha citato Longanesi: “Gli Italiani sono buoni a nulla o capaci di tutto. Grande definizione! E io ho grande nostalgia di quei personaggi della commedia all’italiana che oggi sono così difficili da trovare”. L’attore ha commentato anche l’esclusione del film di Matteo Garrone, Gomorra, dalla rosa dei candidati all’Oscar: “Chiedetevi perché non hanno incluso Gomorra nella corse per gli Oscar…all’estero riconoscono soprattutto i luoghi comuni sugli Italiani”.

Anche Riccardo Scamarcio ha detto la sua sugli Italiani all’estero: “Quando vado all’estero ho sempre nostalgia dell’Italia, perché non ho mai trovato un paese migliore in cui vivere. Anche se è vero che le regole da noi non le rispetta nessuno e abbiamo grossi problemi di educazione civica. Però abbiamo anche una grande umanità”.

Verdone invece ha difeso la categoria: “Gli Italiani che vivono all’estero sono la parte migliore del nostro popolo: pizzaioli, ricercatori portano tutti una carica di genialità” e ha anzi esortato tutti a difendere i luoghi comuni sul nostro popolo: “Con tutti i flussi migratori che ci sono oggi è meglio che ci teniamo stretti e non dimentichiamo i grandi autori della nostra tradizione, da Scarpetta a Govi, perché gli Italiani veri saranno sempre di meno”.

L’attrice russa Ksenia Rappoport, che dopo aver recitato nel film “La Sconosciuta” di Tornatore sta avendo grande successo in Italia, ha addolcito la pillola: “Anche noi Russi all’estero spesso non facciamo bella figura! Conosco alcune persone che ancora non hanno capito come si usa la chiave elettronica dell’albergo!”.

Veronesi ha poi fatto sapere che non ci sarà un Italians 2 e il produttore Aurelio De Laurentiis ha precisato che: “Il nostro prossimo progetto insieme si chiamerà Genitori e FIGLI – Istruzioni per l’uso”.

Pubblicato su Cineforme.it

giovedì 22 gennaio 2009

Heath Ledger

4 aprile 1978 - 22 gennaio 2008

"La follia è come la gravità: basta una piccola spinta"
Joker da Il Cavaliere Oscuro

(quadro di Vincent Fantauzzo)

mercoledì 21 gennaio 2009

Il respiro del diavolo


Max (Josh Holloway) è un ex detenuto che non riesce, per quanto si sforzi, a rifarsi una vita in maniera onesta e, per riuscire ad aprire il ristorante che tanto desidera, si fa convincere da un amico a rapire il figlio di una ricca famiglia.
Max insieme a Roxanne (Sarah Wayne Callies), la sua ragazza, Sidney e Vince rapisce il piccolo David (Blake Woodruff) durante la festa per il suo ottavo compleanno.
Quattro malviventi che si accaniscono su un piccolo e indifeso angioletto.
Sbagliato!
David non è un bambino come gli atri, ha strani poteri che gli permettono di manipolare la mente delle persone, di controllare oggetti e animali e ben presto sarà lui a fare carne da macello dei suoi carnefici.

Blake Woodruff

Il film è l’esordio sul grande schermo di Stewart Hendler, regista appena ventiseienne, che prima di Il respiro del diavolo ha firmato diversi spot pubblicitari, e si rifà al filone – molto in voga negli ultimi anni - dei bambini dallo sguardo sinistro e demoniaco che seminano morte e terrore sul loro cammino. Il piccolo David, interpretato egregiamente dal mefistofelico Blake Woodruff, è il male allo stato puro, quello che si presenta in maniera seducente e strisciante sotto le spoglie più accattivanti e insospettabili che ci possano essere: un tenero bambino di otto anni.
Come nell’iconografia medievale dove il diavolo è rappresentato da un bellissimo principe con la schiena piena di serpenti, così nell’immaginario contemporaneo la forma più diabolica che il male può assumere è quella dei bambini (in questo campo L’esorcista ha fatto scuola).

Josh Holloway

Se però il personaggio di David è in gran parte riuscito e ben interpretato, lo stesso non si può dire dei quattro malviventi: le star della tv Josh Holloway (il Sawyer di Lost) e Sarah Wayne Callies (la dottoressa Tancredi di Prison Break) non riescono a scrollarsi di dosso il ricordo dei loro famosi personaggi televisivi e rendono poco credibili le loro interpretazioni, non aiutati comunque da una sceneggiatura troppo semplificata, che crea (poca) tensione in certi momenti per poi affossarsi in passaggi troppo noiosi.
Per chi si aspetta un film horror con sangue e frattaglie al vento il film sarà una delusione: non ci sono scene sanguinolente e il tutto è gestito sulla tensione psicologica che si crea tra i personaggi.
In sostanza un film che non aggiunge niente di nuovo al genere e che mostra tutta l’inesperienza di un regista alle primissime armi.
Un prodotto destinato quindi soprattutto agli amanti irriducibili del genere.

La citazione: "Poverina...credeva che fossi un angelo!"

Voto:

Uscita italiana: 23 gennaio 2009

Pubblicato su Cinema4stelle.it

ItalianS

venerdì 16 gennaio 2009

Citazione cinematografica n. 46

"Quello che è certo è che avevo sbagliato nel classificarlo. Pensavo che fosse un verme. Invece è un super verme, ecco. Un super verme, sotto spoglie di verme!"

da: Colazione da Tiffany

Audrey Hepburn


Titolo originale: Breakfast at Tiffany's
Regia: Blake Edwards
Anno: 1961
Cast: Audrey Hepburn, George Peppard, Mickey Rooney

giovedì 15 gennaio 2009

Gnoccalandia

Qualche mese fa avevo scritto un post infervorato contro il nuovo progetto di Rob Marshall, Nine, perchè si era saputo soltanto che sarebbe stato il remake di 8 1/2 di Fellini.

Non sapevo ancora che in realtà è il film del musical ispirato all'opera di Fellini.
Tutta un'altra cosa dunque.

Nel frattempo si è saputo che Daniel Day Lewis sarà il protagonista (cioè il mitico Daniel sa anche cantare?!) e che nel cast figurano nientepopodimenoche: Sophia Loren (che grande ritorno!), Judi Dench, Nicole Kidman, Penelope Cruz, Marion Cotillard, Kate Hudson e Fergie.

Credo che una tale montagna di bella - e talentuosa - gnocca tutta insieme al cinema non si sia mai vista.

Staremo a vedere.

Geniale

lunedì 12 gennaio 2009

Australia

C’era una volta…l’Australia

A sette anni di distanza dal capolavoro Moulin Rouge! e archiviato il progetto Alessandro Magno, Baz Luhrmann ci porta per mano nella sua terra: la terra dei canguri e dei mandriani, delle rocce color sangue e degli spazi sconfinati.
Lady Sarah Ashley (Nicole Kidman), un’aristocratica inglese, si reca in Australia dalla grigia Inghilterra per vendere Faraway Downs, ranch di proprietà del marito, ma è ostacolata da King Carney, il maggior allevatore di bestiame della città.
Lady Sarah deve trasportare una mandria di 1500 capi fino a Darwin e per farlo si fa aiutare dal rude mandriano Drover (Hugh Jackman) con cui entra subito in conflitto: conflitto che è preludio di un amore travolgente. Con loro c’è anche il piccolo Nullah (l’esordiente Brandon Walters), figlio di un’aborigena e di un bianco, che deve nascondersi per non essere catturato dai missionari che vogliono confinarlo in una sorta di collegio per bambini di sangue misto.
Sulle tracce del cosmopolita nucleo familiare che si va formando c’è Fletcher (David Wenham), lo scagnozzo di Carney. Su tutti incombe la Seconda Guerra Mondiale.

Hugh Jackman e Nicole Kidman

Baz Luhrmann è il regista dell’eccesso, del kitsch, dell’elettricità, della musica travolgente, dei grandi sentimenti, dei colori sgargianti e dei personaggi lager than life: in Australia tutto questo c’è, ma, a differenza dei suoi precedenti film definiti dallo stesso regista “La Red Curtain Trilogy”, questa volta tutto avviene in spazi all’aperto invece che in studio e i paesaggi australiani sono di una bellezza da mozzare il fiato.
Alla bellezza naturale della sua terra Luhrmann ha aggiunto alcuni ritocchi digitali con l’effetto di creare un’atmosfera magica e da sogno.
Il film è una lunghissima e avvincente favola romantica che cerca il colpo ad effetto a tutti i costi, riuscendo nell’intento più volte come nel bellissimo incipit e nella scena del ballo.
Un film che si rifà ai grandi capolavori epici come Via col vento, La regina d’Africa e La mia Africa ma che contiene praticamente ogni genere cinematografico: Luhrmann è riuscito nell’impresa praticamente impossibile di coniugare nella stessa pellicola avventura, storia d’amore, umorismo, guerra, film in costume, messaggio sociale e addirittura musical, grazie all’ottimo uso della canzone “Somewhere over the rainbow” del Mago di Oz.
E Luhrmann è un vero e proprio mago: con appena quattro pellicole all’attivo e con l’aiuto della moglie, Catherine Martin, costumista e scenografa di tutti i suoi film, ha saputo creare uno stile personalissimo e inconfondibile che dimostra un amore sconfinato per il cinema e un grande gusto per l’immagine, curatissima in ogni dettaglio, che ha il suo punto di forza nella commistione di oggetti e abiti orientali con architettura di stile occidentale e che risulta particolarmente impressionante quando si tratta di scene di massa.

Brandon Walters e Nicole Kidman

Australia è un film che va bene per qualsiasi pubblico: se ci si lascia trasportare dalla mano folle del regista e dalla bravura degli attori, su tutti la grandissima Nicole Kidman, che passa agevolmente dall’ auto-ironia all’atteggiamento altezzoso, che riesce ad essere ora appassionata e poi disperata, la storia coinvolge totalmente, grazie a quest’aura di sogno e fiaba che permea ogni dettaglio del film.
Un film che è anche una dichiarazione d’amore per l’Australia, paese che in un certo senso ha veramente un alone misterioso e che Luhrmann ha voluto nobilitare e far conoscere al pubblico di tutto il mondo. Non manca anche il messaggio sociale importante: nel film è aspra la critica ai fatti legati alle “generazioni rubate”, bambini nati da madri aborigene e padri bianchi che dovevano essere allontanati dalle loro famiglie “per togliere il nero che è in loro”.
Unico appunto che si può fare al regista è di non aver saputo sviluppare la sua creatura con il giusto distacco, facendosi prendere a volte un po’ troppo la mano nel voler inserire molti elementi che gli stanno a cuore, ma in un film dall’ambizione così forte passare la misura era estremamente facile.
L’importante per il regista è raccontare una storia e questa sua quarta enorme fatica è una favola epica e romantica, un’avventura pericolosa ma che trova il suo sospirato happy ending, il tutto confezionato alla perfezione e con immagini che sono una vera gioia per gli occhi.
Speriamo che non ci vogliano altri sette anni per vedere un nuovo film del geniale Baz.

La citazione: "La cosa più preziosa che un uomo possiede è la sua storia. Bisogna cercare di viverne una buona"

Voto: ♥♥♥1/2

Uscita italiana: 16 gennaio 2009

Pubblicato su Meltin'Pot

venerdì 9 gennaio 2009

Citazione cinematografica n. 45

"Io ne ho viste di cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione...e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire"

da: Blade Runner

Rutger Hauer


Titolo originale: Id.
Regia: Ridley Scott
Anno: 1982
Cast: Harrison Ford, Rutger Hauer, Sean Young, Deryl Hannah

giovedì 8 gennaio 2009

SUPERCLASSIFICA CINEMA 2008

Il 2008 è appena finito e il 2009 sta cominciando timidamente.
No, non siamo a Sottovoce di Marzullo.
Per i prossimi 10 minuti mettetevi comodi e preparatevi a vedere quello che secondo me è stato il meglio e il peggio del 2008 cinematografico.
C'è di tutto e di più.
Tutte le cose più futili e irrilevanti che possiate immaginare...ma anche la mia Top 20 e la Worst 10.
Echisenefrega direte voi.
Giusto.
Ma se non ci interessassimo anche dei più piccoli particolari di ogni pellicola che cinefili saremmo?

Allora 2 chiarimenti:
- ho deciso di inserire soltanto i film usciti in Italia nel 2008
- la Worst 10 va dal più brutto al meno brutto e la Top 20 dal meno bello al più bello

CATEGORIE INANIMATE

MIGLIOR VESTITO
L'abito da sposa disegnato da Roberto Cavalli indossato da Mischa Burton in Decameron Pie



MIGLIORI SCARPE
Le Manolo Blahnik di seta blu indossate da Sarah Jessica Parker in Sex & The City Il film



MIGLIOR MEZZO
La Batmoto (Il Batpod)


OGGETTO CULT
La moneta: quella di Chigurh in Non è un paese per vecchi e quella di Harvey Dent in Il Cavaliere Oscuro



CATEGORIE BELLE

ATTORI PROTAGONISTI PIU' BELLI

Freida Pinto in The Millionaire
Le donne indiane quando sono belle sono veramente le donne più belle del mondo: non a caso vincono sempre Miss Universo e la bella Latika di The Millionaire non è da meno



Robert Pattinson in Twilight
Vabbè era scontato: è stato il più cliccato in rete, il più fotografato, il più inseguito dalle ragazzine...Per una volta un bello che non ha bisogno di mostrare i muscoli sullo schermo.
E poi da queste parti ce lo coltivavamo dai tempi di Harry Potter e il calice di fuoco...



ATTORI PROTAGONISTI PIU' SEXY

Eva Mendes in I padroni della notte, The Women, The Spirit
Questo è stato decisamente il suo anno: tre film, tre ruoli, tre nudi di lato b.
E la ragazza ha il fisique du role.
Come si dice "è proprio tanta".



Gerard Butler in P.S. I love you
Semplicemente l'uomo più sexy del mondo.
Sì, sono clamorosamente di parte.



ATTORI PROTAGONISTI PIU' ELEGANTI

Keira Knightly in La Duchessa
I costumi sono stupendi e lei li porta alla perfezione.
Una bellezza così di classe da meritare un contratto con Chanel.
Anche se nella vita quotidiana mi hanno detto che rutta davanti ai giornalisti...


Denzel Washington in American Gangster
Denzel è una pantera: eleganza felina, fisico imponente.
I completi che indossa nel film di Scott sembrano un tutt'uno con lui.




CATEGORIA VIETATA AI MINORI

MIGLIOR NUDO
Marisa Tomei in Onora il padre e la madre
La bella e brava Marisa (non scordiamoci che ha vinto pure un Oscar) si è spogliata tutta davanti alla telecamera e beh che dire...Da metterci la firma per arrivare a quarant'anni così!




CATEGORIE VARIE



MIGLIOR CATTIVO
Anton Chigurh interpretato da Javier Bardem in Non è un paese per vecchi
Da brividi: l'incarnazione del male. Irrazionale e inarrestabile. Difficile battere un personaggio così.



MIGLIOR STORIA D'AMORE

Wall-e e Eve in Wall-e
Chi l'avrebbe mai detto che la rappresentazione più pura dell'amore ce l'avrebbe donata una coppia di robot?
Impossibile dimenticarli!



MIGLIOR BACIO
Bella Swann e Edward Cullen interpretati da Kirsten Stewart e Robert Pattinson in Twilight
Non ci sono stati molti baci quest'anno.
Troppi cattivi, troppo caos, troppe storie nere.
L'unico bacio di rilievo è proprio quello dei protagonisti di Twilight.
Sono lontani i tempi dei baci a testa in giù di Spider-Man o di quelli teatrali alla Moulin Rouge!



MIGLIOR TRAVESTIMENTO
Robert Downey Jr. In Tropic Thunder
Si commenta da solo.
Downey Jr. è un GENIO!



MIGLIOR SCENA DI BALLO
Tom Cruise come Les Grossman in Tropic Thunder
Ormai è un cult.
Su internet girano versioni remix di questo ballo e per me rimane la migliore interpretazione ad oggi di Tom - c'ho due/tre espressioni in tutto - Cruise.



MIGLIOR SPOGLIARELLO
Gerard Butler come Gerry Kennedy in P.S. I love you
Sì sono fissata con lui.



MIGLIOR ANIMALE DA COMPAGNIA
Lo scarafaggio di Wall-e
Solo la Pixar poteva rendere dolce uno scarafaggio!




CATEGORIA CAZZATA DELL'ANNO

Indiana Jones, interpretato da Harrison Ford, si salva da un'esplosione atomica chiudendosi dentro un frigorifero e poi vede la marmotta della Milka!
Insuperabile! La cazzata di maggior classe vista negli ultimi anni.




CATEGORIA SCENE


SCENA CULT
Tutte quelle in cui i protagonisti rigirano capolavori del cinema in Be Kind Rewind
Chi ama il cinema non può non aver adorato questi momenti!



SCENA TRASH
Due falli digitali dotati di ali si baciano a cuore in Decameron Pie
Detta così sembra inventata.
Ma invece è vera!
Chi - purtroppo - ha visto il film sa.
Della serie: anche Puttanic ha fatto scuola!

3 MIGLIORI SCENE

1 L'incendio in Il Petroliere

2 Dalla Batmobile si stacca la Batmoto e Batman affronta Joker in mezzo alla strada in Il Cavaliere Oscuro


3 Wall-e e Eve ballano nello spazio in Wall-e



PERSONAGGIO DELL'ANNO


Joker
interpretato da Heath Ledger in Il Cavaliere Oscuro
Resterà nella storia: Heath Ledger se ne va ma lascia un'interpretazione e un personaggio leggendari. Il Joker di Jack Nicholson a confronto è robetta. Vogliamo un Oscar postumo!



FRASE DELL'ANNO

"I'll drink your milkshake!"
"Berrò il tuo frullato "
detta da Daniel Plainview interpretato da Daniel Day - Lewis in Il Petroliere


CATEGORIA ATTORI

MIGLIOR COPPIA
Wall-e e Eve in Wall-e



PEGGIOR COPPIA
Vin Diesel e Melanie Thierry in Babylon A.D.
L'orrore...l'orrore...



MIGLIOR ATTRICE
Angelina Jolie in Changeling
Finalmente! Di Angelina mi innamorai nel lontano 1999 con la sua interpretazione in Ragazze interrotte.
Da allora ha fatto una schifezza dietro l'altra e una tribù di ragazzini.
Finalmente è tornata a mostrare il suo grande talento grazie all'immenso Clint.
Angie la prossima interpretazione decente vedi di farla prima di altri 10 anni!



MIGLIOR ATTORE
Toni Servillo in Il Divo e in Gomorra
E' stato il suo anno: protagonista dei migliori film italiani visti di recente - La ragazza del lago, Il Divo, Gomorra - questo attore colto ed elegante è veramente un miraggio e vanto per il cinema italiano.
Quel monologo in poltrona non si può dimenticare tanto facilmente.



PEGGIOR ATTRICE
Michela Quattrociocche in Scusa ma ti chiamo amore
La voce più fastidiosa del mondo dopo quella della Iervolino!
Come ha detto qualcuno: chiappe rubate alla pornografia.
Almeno non parlerebbe!


PEGGIOR ATTORE
Hayden Christensen in Awake, Decameron Pie e Jumper
Qualcuno glielo vuole dire a questo qui che recitare non è roba per lui?!
Quest'anno ha battuto perfino Mattew McConaughey!
Sarà che dopo Star Wars ha fatto le peggio cagate viste al cinema, ma non ce la può proprio fare...In Awake infatti hanno pensato bene di fargli fare il ruolo di quello anestetizzato. Per la prima volta un ruolo che gli calzava a pennello...



CATEGORIA REGISTI

MIGLIOR REGISTA
Paolo Sorrentino per Il Divo e Paul Thomas Anderson per Il Petroliere
Non ce l'ho fatta a decidere tra loro due.
Immensi.


PEGGIOR REGISTA
Federico Moccia per Scusa ma ti chiamo amore
Vabbè troppo facile...

(foto di Valentina Ariete)



CATEGORIA COLONNE SONORE

MIGLIOR COLONNA SONORA ORIGINALE
The Millionaire composta da A.R. Rahman

MIGLIOR COLONNA SONORA NON ORIGINALE
Il Divo

MIGLIOR CANZONE
Aggressive Expansion da Il Cavaliere Oscuro composta da Hans Zimmer and James Newton Howard



CATEGORIA TITOLI
Dedicato a tutti quei rompiballe incivili che ogni volta si alzano alla fine del film e non mi fanno vedere i titoli che a volte sono dei capolavori!

MIGLIORI TITOLI DI TESTA
I finti trailer di Tropic Thunder


MIGLIORI TITOLI DI CODA
Il video stile Bollywood di The Millionaire (anche se pure quelli di Wall-e e Mamma Mia! meritano)



E adesso la roba seria: la Worst 10 e la Top 20

WORST 10 CINEMA 2008

1. Babylon A.D. di Mathieu Kassovitz

2. L'innocenza del peccato di Claude Chabrol

3. Decameron Pie di David Leland

4. Scusa ma ti chiamo amore di Federico Moccia

5. L'incredibile Hulk di Louis Leterrier

6. Tutti pazzi per l'oro di Andy Tennant

7. Max Payne di John Moore

8. Miracolo a St. Anna di Spike Lee

9. Piacere Dave di Brian Robbins

10. Denti di Mitchell Lichtenstein



TOP 20 CINEMA 2008

20. Redacted di Brian De Palma

19. Gone Baby Gone di Ben Affleck

18. Sogni e delitti di Woody Allen

17. Tropic Thunder di Ben Stiller

16. In Bruges di Martin McDonagh

15. Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo di Steven Spielberg

14. Lo scafandro e la farfalla di Julian Schnabel

13. Shine a Light di Martin Scorsese

12. Be Kind Rewind di Michel Gondry

11. Into The Wild di Sean Penn


10. Sweeney Todd di Tim Burton

9. Onora il padre e la madre di Sidey Lumet

8. Gomorra di Matteo Garrone

7. The Millionaire di Danny Boyle

6. Non è un paese per vecchi di Ethan e Joel Coen


5. Changeling di Clint Eastwood

4. Il Divo di Paolo Sorrentino

3. Il Petroliere di Paul Thomas Anderson

2. Wall-e di Andrew Stanton


And the winner is...

1. Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan
Per le motivazioni ripropongo la recensione che ho scritto di questo film: qui.


Insomma una stagione epica, sensazionale, da spettacolo spettacolare: la migliore che ricordi nella mia vita da cinefila! Praticamente tutti i migliori registi viventi sono usciti con un film e si è visto! Un'annata così magica da orgasmi visivi multipli davanti allo schermo ricapiterà tra dieci anni...forse quindici...un pò come lo scudetto della Roma! In pratica se quest'anno cinematografico fosse un vino sarebbe un Brunello di Montalcino edizione limitata super D.O.C con etichetta dipinta a mano e custodia in pelle.
'Na bomba!!!
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