venerdì 28 giugno 2013

RadioVisioni su Radiorizzonti: le uscite del 27/06/2013


Brad Pitt in World War Z di Marc Forster

Anche oggi nella rubrica Radio Visioni su Radio Orizzonti parlerò delle uscite della settimana: World War Z, Blood, La quinta stagione, Salvo, Doppio gioco, Amore carne, Tra cinque minuti in scena, MultipleX. 

E come sempre la citazione cinematografica della settimana.

Per ascoltarmi collegatevi sul sito internet di Radio Orizzonti  (http://www.radiorizzonti.net/) oppure, se vivete o vi trovate in Puglia in FM alle frequenze 102.8 o 103.4, verso le ore 19.30 -19:40.

Citazione Cinematografica n. 267

“La nostra vita non è nostra, da grembo a tomba, siamo legati ad altri, passati e presenti, e da ogni crimine e ogni gentilezza generiamo il nostro futuro”

da: Cloud Atlas

Doona Bae

Titolo italiano: Cloud Atlas
Titolo originale: Cloud Atlas
Regia: Fratelli Wachowski e Tom Tykwer
Anno: 2012
Cast: Tom Hanks, Halle Berry, Jim Broadbent, Hugo Weaving, Jim Sturgess, Doona Bae, Ben Whishaw, James D'Arcy, Zhou Xun, Keith David, Susan Sarandon, Hugh Grant
Durata: 172 minuti
Colore: colore
Genere: drammatico, fantascienza
Sceneggiatura: Fratelli Wachowski e Tom Tykwer
Fotografia: John Toll e Frank Griebe
Musiche: Johnny Klimek, Reinhold Heil, Tom Tykwer
Montaggio: Alexander Berner
Paese di produzione: USA, Germania, Hong Kong, Singapore
Casa di produzione: Cloud Atlas Productions, X-Filme Creative Pool
Distribuzione italiana: Eagle Pictures

mercoledì 26 giugno 2013

Videodrome n. 87

Olga Kurylenko


Titolo italiano: To the Wonder
Titolo originale: To the Wonder
Regia: Terrence Malick
Anno: 2012
Cast: Olga Kurylenko, Ben Affleck, Rachel McAdams, Javier Bardem, Romina Mondello, Charles Baker
Durata: 112 minuti
Colore: colore
Genere: drammatico
Sceneggiatura: Terrence Malick
Fotografia: Emmanuel Lubezki
Musiche: Hanan Townshend
Montaggio: A.J. Edwards, Keith Fraase, Shane Hazen, Christopher Roldan, Mark Yoshikawa John F. Burnett
Paese di produzione: USA
Casa di produzione: Redbud Pictures
Distribuzione italiana: 01 Distribution

lunedì 24 giugno 2013

Serie tv, morti scioccanti, la classifica del ‘trauma’

Per quanto possa suonare ‘politicamente scorretto’ l’argomento ‘morti scioccanti nelle serie tv’ è il tema caldo della settimana. Evitando spoiler clamorosi per chi non è in pari con la programmazione americana (ma dovete proprio essere al di fuori di qualsiasi social network per non aver intuito cosa è successo), diciamo solo che la puntata della terza stagione di “Game of Thrones” intitolata “The Rains of Castamere” ha gettato nello sconforto milioni di fan in tutto il mondo. Sono giorni ormai che su Twitter e Facebook gli appassionati della serie ispirata ai romanzi di George R. R. Martin esprimono il proprio dolore con foto e frasi grondanti rabbia e disperazione, mentre il video con le reazioni degli spettatori è già diventato virale. 
L’episodio di “Game of Thrones” è diventato quindi il punto di partenza per rievocare alcune delle morti più sconvolgenti viste sul piccolo schermo. La morte improvvisa e tragica di un personaggio in passato era lo stratagemma più semplice usato dagli autori per congedare un attore ormai stanco di interpretare lo stesso personaggio da anni, evento che era normalmente anticipato dallle riviste con tanto di intervista all’attore, che spiegava i motivi alla base dell’allontanamento. Nulla di scioccante insomma. Oggi, invece, gli sceneggiatori sono diventati più furbi e spietati e hanno capito che se da un lato la morte di un personaggio amato produce negli spettatori un senso di sconforto totale, dall’altra rende la storia più accattivante e imprevedibile. Una cosa è certa, quando la morte è ben progettata e va a colpire personaggi molto amati o arriva in maniera del tutto inaspettata, la reazione forte del pubblico è assicurata. Vediamo quindi quali sono le morti televisive che hanno più sconvolto i fan. 


10. JEN LINDLEY – DAWSON’S CREEK (1998 – 2003) 
Visto che non succede quasi nulla per sei stagioni, le poche morti in “Dawson’s Creek” sono usate come stratagemma per risvegliare lo spettatore assopito tra una crisi isterica di Joey (Katie Holmes) e un monologo lagnoso di Dawson (Jame van Der Beek). La morte di Mitch (John Wesley Shipp), il padre di Dawson, tuttavia, entra di diritto nella classifica delle morti più stupide viste in tv (va fuori strada perché si versa il gelato sui pantaloni mentre guida), quella di Jen (Michelle Williams) è una mazzata gratuita durante l’ultima puntata. Tutti hanno trovato la propria strada e sono felici, mentre la povera Jen muore, dopo aver avuto una figlia da un ragazzo che è scappato, di una non meglio specificata malattia cardiaca di cui non si sapeva nulla per i 127 episodi precedenti. Il trauma che ha segnato una generazione di adolescenti verbosi. 




9. LEXIE GREY – GREY’S ANATOMY (2005 – in corso) 
L’ecatombe di fine stagione è diventata ben presto il segno distintivo di “Grey’s Anatomy” e nella puntata finale dell’ottava serie è toccato a Lexie Gray (Chyler Leigh), sorella della protagonista, morire tragicamente. Lexie, personaggio molto amato dal pubblico perché positivo e solare in confronto alla più grigia sorella, muore in un incidente aereo, dilaniata da pezzi di metallo. A rendere più straziante la scena arriva anche Mark (Eric Dane), il dottor Bollore, da sempre innamorato di lei, che le tiene la mano nei suoi ultimi momenti di vita. Sadismo puro di Shonda Rhimes, creatrice della serie. 




8. MATTHEW CRAWLEY – DOWNTON ABBEY (2010 – in corso) 
Un colpo al cuore per tutti i fan di “Downton Abbey”: Matthew Crawley (Dan Stevens), dopo essere sopravvissuto alla Prima Guerra Mondiale, dopo essersi ripreso da una ferita quasi mortale che gli ha impedito di camminare per lungo tempo e dopo essere finalmente riuscito a sposare l’amore della sua vita, lady Mary (Michelle Dockery), muore banalmente in un incidente d’auto. Ad aggravare lo shock è il fatto che il fascinoso Matthew correva con la sua macchina perché pazzo di gioia: era appena diventato padre e stava per dare la bella notizia alla famiglia. Un colpo davvero basso degli autori per giustificare il mancato rinnovo del contratto dell’attore Dan Stevens. 




7. JIMMY DARMODY – BOARDWALK EMPIRE (2010 – in corso) 
Scena da dramma shakespeariano, l’uccisione di Jimmy Darmody (Michael Pitt) da parte di Nucky Thompson (Steve Buscemi), che spara al ragazzo in pieno volto dopo un duello verbale sotto la pioggia. Fin dalla prima stagione protagonisti assoluti di “Boardwalk Empire”, i due personaggi erano le due facce di una stessa medaglia che si completavano ed esaltavano a vicenda: con l’uccisione di Jimmy da parte di Nucky, che preferisce sacrificare il suo protetto piuttosto che il fratello traditore, prevale quindi il lato più freddo e calcolatore, più cerebrale e spietato. Un colpo di scena che ha stupito il pubblico e ha ribaltato la narrazione di tutta la serie: una scelta allo tempo stesso coraggiosa e rischiosa.

  


6. ADRIANA LA CERVA – I SOPRANO (1999 – 2007) 
La morte di Adriana La Cerva (Drea de Matteo) è la dimostrazione che la famiglia e il sangue vincono sempre: innamorata di Christopher (Michael Imperioli) al punto da rivelargli di essere una testimone dell’FBI, Adriana pensa che l’amore sia più forte della “famiglia”, ma si sbaglia. Christopher infatti si rivolge a Tony (James Gandolfini) che la fa uccidere. Una mossa che sicuramente non è piaciuta ai più romantici. 




5. TERI BAUER – 24 (2001 – 2010) 
Per un’intera stagione Jack Bauer (Kiefer Sutherland) ha cercato disperatamente di salvare la moglie presa in ostaggio: ha ucciso decine di criminali, percorso chilometri e chilometri, recuperato informazioni, indagato e rischiato la vita, ma alla fine non c’è stato niente da fare. La morte di Teri Bauer (Leslie Hope) alla fine della prima stagione di “24”, è uno dei colpi di scena più sorprendenti e drammatici degli ultimi quindici anni televisivi: una scelta spiazzante che va contro la regola classica “l’eroe alla fine vince sempre”. La morte di Teri fa ancora più male perché è stata causata da una persona di cui Jack si fidava: oltre al dolore, la beffa. 




4. TARA MACLAY – BUFFY L’AMMAZZAVAMPIRI (1997 – 2003) 
Una morte totalmente inaspettata: la dolce Tara (Amber Benson), strega e compagna di Willow (Alyson Hannigan), viene uccisa da una pallottola vagante partita dalla pistola di Warren (Adam Busch), che stava cercando di uccidere Buffy (Sarah Michelle Gellar). Lo shock per i fan è stato immenso, perché la coppia Tara-Willow era molto amata, ma a vendicare la ragazza ci pensa la stessa Willow che, accecata dal dolore, cede al lato più oscuro della magia e uccide Warren scuoiandolo vivo, risarcendo così, almeno in parte, gli spettatori traumatizzati. 




3. CHARLIE PACE – LOST (2004 – 2010) 
La morte di Charlie Pace (Dominic Monaghan) è uno dei momenti più emozionanti e commoventi di “Lost”, e una delle scene più iconiche della tv moderna. Bloccati nella stazione Dharma sommersa Lo Specchio, Charlie e Desmond (Henry Ian Cusick) stanno cercando informazioni su una barca misteriosa che li ha contattati. La stazione viene colpita e comincia ad imbarcare acqua: per salvare il suo amico, Charlie si chiude nella cabina delle comunicazioni e, per riferire la sua scoperta, ovvero che l’imbarcazione che si sta avvicinando non è quella di Penny (Sonya Walger), fidanzata di Desmond, prima di annegare si scrive sulla mano la frase “not Penny’s boat” (non è la barca di Penny). Una scena celebrata e imitata in centinaia di foto amatoriali di fan e in opere di grafici e artisti. 




2. EDDARD STARK – GAME OF THRONES (2011 – in corso) 
La morte di Eddard “Ned” Stark (Sean Bean), lord di Grande Inverno, per ordine di Joffrey (Jack Gleeson) è uno degli shock televisivi di maggiore impatto degli ultimi anni. Il protagonista di “Game of Thrones” muore ingannato da chi credeva alleato ed è costretto a dichiarare di essere un traditore davanti alle sue figlie prima di essere decapitato: una morte disonorevole per un uomo che ha fatto dell’onore il suo valore principale. La morte di Ned è anche assolutamente geniale: in questo modo George R.R. Martin, fa capire che nessuno è al sicuro, nemmeno i protagonisti, e che quindi la storia di “Game of Thrones” è imprevedibile. Certo, il fatto che abbiano ingaggiato Sean Bean per il ruolo, attore che detiene il record di maggior morti sul piccolo e grande schermo, ha diminuito un po’ la sorpresa. 




1. RITA BENNETT – DEXTER (2006 – in corso) 
La morte scioccante per eccellenza degli ultimi anni televisivi: Rita (Julie Benz), dolce e fragile moglie di Dexter (Michael C. Hall), donna cui la vita ha riservato molte sofferenze e ignara della doppia vita di serial killer del marito, viene uccisa da Trinity (John Lithgow), assassino cui Dexter dà la caccia, nel finale della quarta stagione. L’uccisione di Rita è inquietante perché è totalmente inaspettata e il contrasto tra la bontà del personaggio e la crudeltà della sua uccisione lascia spiazzati. Uccisa nella vasca da bagno, Rita viene ritrovata letteralmente in un lago di sangue, in cui è scivolato il figlio Harrison, creando un inquietante parallelo con l’infanzia di Dexter. Sicuramente il momento più alto della serie, e, se ci si arriva con il giusto carico emotivo, un episodio che segna nel profondo.




Pubblicato su TvZap.

venerdì 21 giugno 2013

Citazione Cinematografica n. 266

Sherlock: Guardali: soffrono tutti così tanto. Ti chiedi mai se c'è qualcosa che non va in noi?
Mycroft: Tutte le vite finiscono, tutti i cuori vengono spezzati. Soffrire non è un vantaggio Sherlock”.

da: Sherlock, stagione 2 episodio 1 "A scandal in Belgravia"

Benedict Cumberbatch e Marc Gatiss


Titolo originale: Sherlock
Creata da: Steven Moffatt e Marc Gatiss
Anno: 2010 - in corso
Cast: Benedict Cumberbatch, Martin Freeman, Una Stubbs, Rupert Graves, Louise Brealey, Mark Gatiss, Andrew Scott
Stagioni: 2
Episodi: 6
Durata: 90 minuti
Colore: colore
Genere: giallo
Rete televisiva: BBC One


mercoledì 19 giugno 2013

Videodrome n. 86

James Coco


Titolo italiano: Invito a cena con delitto
Titolo originale: Murder by death
Regia: Robert Moore 
Anno: 1976
Cast: Peter Sellers, Peter Falk, Alec Guinness, David Niven, Maggie Smith, James Coco, James Cromwell, Nancy Walker, Richard Narita, Eileen Brennan, Elsa Lanchester, Estelle Winwood, Truman Capote
Durata: 94 minuti
Colore: colore
Genere: commedia
Sceneggiatura: Neil Simon
Fotografia: David M. Walsh
Musiche: Dave Grusin
Montaggio: John F. Burnett
Paese di produzione: USA
Casa di produzione: Columbia Pictures
Distribuzione italiana: Columbia CEIAD

venerdì 14 giugno 2013

RadioVisioni su Radiorizzonti: le uscite cinematografiche del 13/06/2013


Benedict Cumberbacht in Star Trek Into Darkness


Anche oggi nella rubrica Radio Visioni su Radio Orizzonti parlerò delle uscite della settimana: Star Trek Into Darkness, Hates - House at the end of the street, La leggenda di Kaspar Hauser, Il fondamentalista riluttante, Killer in viaggio, Benvenuti a Saint-Tropez, Niente può fermarci, Il caso Kerenes. 

E come sempre la citazione cinematografica della settimana.

Per ascoltarmi collegatevi sul sito internet di Radio Orizzonti  (http://www.radiorizzonti.net/) oppure, se vivete o vi trovate in Puglia in FM alle frequenze 102.8 o 103.4, verso le ore 19.30 -19:40.

Citazione Cinematografica n. 265

"Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più!"

da: Quinto Potere

Peter Finch


Titolo italiano: Quinto Potere
Titolo originale: Network
Regia: Sidney Lumet
Anno: 1976
Cast: Peter Finch, Faye Dunaway, William Holden, Robert Duvall, Wesley Addy, Ned Beatty, Beatrice Straight
Durata: 116 minuti
Colore: colore
Genere: drammatico
Sceneggiatura: Paddy Chayefsky
Fotografia: Owen Roizman
Musiche: Elliot Lawrence
Montaggio: Alan Heim
Paese di produzione: USA
Casa di produzione: Metro-Goldwyn-Mayer
Distribuzione italiana: United Artist

Continuum, caccia ai ladri a spasso nel tempo

Il 12 giugno arriva su Axn Sci-Fi, canale 133 di Sky, "Continuum", serie di fantascienza in cui Rachel Nichols interpreta una poliziotta a caccia di criminali che viaggiano nel tempo 



Vancouver, 2077. Il Governo, organo politico un tempo garante della democrazia, ha rinunciato alla sua autorità a favore delle Corporazioni, società che hanno preso il potere in cambio dell’assicurazione della sicurezza. Stanchi di non avere più libertà, alcuni cittadini hanno formato un gruppo di ribellione, chiamato Liber8, che, tramite attacchi terroristici, si è posto l’obiettivo di combattere le Corporazioni. 

Arrestati e condannati a morte, gli otto membri del Liber8 sfuggono alla pena capitale grazie a un congegno che li porta indietro nel tempo e più precisamente nel 2012. Gli otto hanno una missione: uccidere i futuri capi delle Corporazioni quando sono ancora nella culla, così da prevenire il regime che verrà. I terroristi hanno però fatto i conti senza l’oste: al momento del salto temporale, la protector Kiera Cameron (Rachel Nichols), poliziotta determinata, si è lanciata con loro nel vortice che li ha portati nel passato. Superato il primo momento di shock, Kiera si ambienta perfettamente nel passato e dà la caccia agli otto infiltrandosi nella polizia locale, grazie soprattutto all’aiuto di Alec Sadler (Erik Knudsen), genio dell’informatica che nel 2012 è solo un adolescente ma che nel futuro diventerà uno degli uomini più influenti e potenti del mondo. 

In onda in Italia su Axn-SciFi, canale 133 di Sky, a partire da questa sera, la serie creata da Simon Barry per Showcase, “Continuum”, è stata accolta con entusiasmo in patria, divenendo una delle serie tv canadesi più seguite, tanto da essere confermata quasi immediatamente per una seconda stagione. La poliziotta del futuro Kiera, interpretata da Rachel Nichols, vista nel film “G.I. Joe – La nascita dei Cobra” e nel remake di “Conan il Barbaro”, è un’eroina forte e risoluta che, con le sue tutine attillate, ricorda tanto una Lara Croft del futuro; la sua determinazione nel catturare i terroristi è dettata non solo da senso del dovere, ma anche dal desiderio di ricongiungersi con la sua famiglia: Keira nel futuro è sposata e ha un figlio e farebbe di tutto per rivederlo. 

Grazie al design curato di abiti e tecnologie, “Continuum” sembra dunque un ibrido tra televisione e videogioco, soprattutto grazie al rapporto tra i due protagonisti: Kiera è consigliata a distanza da Alec, che comunica con lei attraverso la tecnologia, da lui inventata, impiantata nel cervello dell’agente, proprio come se fosse la protagonista di un videogame. A metà tra poliziesco e fantascienza, anche se non raggiunge le vette emotive e geniali di serie come “Fringe”, “Continuum” è un buon prodotto di intrattenimento.


Pubblicato su TvZap.

mercoledì 12 giugno 2013

Videodrome n. 85

Winona Ryder


Titolo italiano: Edward mani di forbice
Titolo originale: Edward Scissorhands
Regia: Tim Burton
Anno: 1990
Cast: Johnny Depp, Winona Ryder, Dianne Wiest, Alan Arkin, Anthony Michael Hall, Kathy Baker, Robert Olivieri, Vincent Price
Durata: 101 minuti
Colore: colore
Genere: drammatico
Sceneggiatura: Caroline Thompson
Fotografia: Stefan Czapsky
Musiche: Danny Elfman
Montaggio: Colleen Halsey, Richard Halsey
Paese di produzione: USA
Casa di produzione: 20th Century Fox
Distribuzione italiana: 20th Century Fox

martedì 11 giugno 2013

Into Darkness - Star Trek



Una giungla rosso fuoco, una tribù di indigeni che insegue un uomo con in mano un oggetto di culto: no, non è l'inizio di I predatori dell'arca perduta, ma quello del nuovo capitolo di Star Trek targato J.J. Abrams. Non è un caso l'aver citato Spielberg perché, ormai è lapalissiano, se c'è un degno erede dell'inventore di sogni per eccellenza quello è senza dubbio Abrams. Artefice di alcune delle più grandi serie tv contemporanee, Lost e Fringe, il geniale J.J., che è regista, sceneggiatore, produttore e compositore, è uno dei pochissimi autori della sua generazione ad essere riuscito a riportare in auge lo spirito d'avventura e l'attenzione agli adolescenti tipici delle opere cinematografiche anni '80. 
Il suo Super8 è la versione anni 2000 di Goonies ed E.T. e il reboot di Star Trek sembra avere molti più punti in comune con Indiana Jones che con la fantascienza dura e pura. Rispettoso della serie, ma per nulla bloccato da timori reverenziali, Abrams ha saputo rinnovare e dare nuovo lustro a una saga amatissima ma che con il tempo era andata logorandosi. Già con il primo capitolo le versioni giovani di Kirk (Chris Pine) e Spock (Zachary Quinto) ci avevano convinto, in Into Darkness, complice la presenza di un cattivo ben più efficace del Nero di Eric Bana, il nuovo corso dell'Enterprise sembra davvero destinato a una vita lunga e prospera. 

E' passato qualche anno dalle vicende del primo capitolo, Kirk e Spock sono ancora colleghi e amici, ma il primo ha qualche problema con la disciplina: è troppo sprezzante delle regole, mentre Spock non riesce a non seguirle. Le loro divergenze li portano a separarsi ma quando una seria minaccia, impersonificata dal misterioso terrorista John Harrison (Benedict Cumberbatch), mette a rischio l'intera Flotta Stellare, i due riuniscono di nuovo le forze contro il comune nemico. 

Alex Kurtzman, Robert Orci e Damon Lindelof sono gli autori della sceneggiatura: ovvero le menti dietro a Fringe e Lost. Dobbiamo aggiungere altro? 
Michael Giacchino è il compositore delle musiche. Sul serio dobbiamo andare avanti?
Benedict Cumberbatch, ovvero il nuovo strepitoso Sherlock Holmes della serie tv Sherlock (altro che il gigione Robert Downey Jr. dei film di Guy Ritchie) nonché la voce più bella e intensa del cinema contemporaneo, è il villain. Vi basta?
Come personaggi secondari abbiamo quel genio di Simon Pegg, i veterani Bruce Grenwood e Peter Weller e ancora Karl Urban, John Cho, Zoe Saldana e Anton Yelchin, ovvero alcuni dei maggiori giovani talenti del panorama cinematografico attuale.
Ci vogliamo rovinare: c'è di nuovo Leonard Nimoy in un cameo.

Grandissimi nomi, tanta carne al fuoco, un ritmo serratissimo, che è poi il vero grande pregio di Abrams: lui sì che ha il senso del ritmo dell'avventura. Dagli anni '80 in poi, quasi nessuno è riuscito a ricreare il ritmo di capolavori come Indiana Jones o Ritorno al futuro: Abrams, cresciuto a pane e Spileberg, sa invece perfettamente che il segreto di un buon film d'avventura è il ritmo. Da questo punto di vista Star Trek è dunque un'astronave lanciata alla velocità della luce: non c'è un momento di cedimento, la storia procede senza freno e riesce a destreggiarsi egregiamente nonostante il grande numero di protagonisti. E questo è il secondo grande pregio di J.J.: il creatore di Lost sa bene come far funzionare alla perfezione un gran numero di personaggi, tanto da dare ad ognuno il giusto peso al momento opportuno. Se quindi nel primo capitolo a farla da padrone era l'evoluzione psicologica di Spock, qui è il capitano Kirk ad essere maggiormente approfondito: non più semplice cowboy spaziale, Kirk matura e lo fa anche grazie al rapporto con il collega vulcaniano, con cui instaura una vera e propria "bromance", sempre più fulcro della storia.

A rubare a tutti la scena però è la straordinaria interpretazione di Cumberbatch: cattivo perfetto, epico e grandioso, l'attore inglese è una forza della natura che impressiona prima di tutto con la sua voce solenne. La sua bravura merita una visione in lingua originale.

J.J. ha compiuto ancora una volta il suo miracolo: saper dosare alla perfezione l'amore per il cinema anni '80 e per Spielberg, l'esperienza da scrittore di serie tv (geniale in questo senso lo Spock della serie tv, Nimoy, che comunica con la sua versione giovane e cinematografica, Quinto, confrontando le varie story-line e dandogli consigli), il debole per le storie con tanti personaggi e l'uso di grandi sentimenti e scene madri (il momento delle mani sul vetro arriva dritta dritta dal "not Penny's boat" di Lost).

Visto l'ottimo lavoro che la squadra di Abrams sta svolgendo con Star Trek, non vediamo l'ora di scoprire cosa ha in serbo per l'altra saga stellata, ovvero Star Wars.


Benedict Cumberbatch


La citazione: 
"John Harrison: Io sono migliore.
Kirk: In cosa?
John Harrison: Tutto"

Hearting/Cuorometro: ♥♥♥♥

Uscita italiana: 12 giugno 2013


Titolo italiano: Into Darkness - Star Trek
Titolo originale: Star Trek Into Darkness
Regia: J.J. Abrams
Anno: 2013
Cast: Chris Pine, Zachary Quinto, Benedict Cumberbatch, Zoe Saldana, Karl Urban, Simon Pegg, Anton Yelchin, John Cho, Alice Eve, Bruce Greenwood, Peter Weller, Leonard Nimoy
Durata: 129 minuti
Colore: colore
Genere: fantascienza
Sceneggiatura: Alex Kurtzman, Robert Orci, Damon Lindelof
Fotografia: Daniel Mindel
Musiche: Michael Giacchino
Montaggio: Maryann Brandon, Mary Jo Markey
Paese di produzione: USA
Casa di produzione: Paramount Pictures, Bad Robot Productions
Distribuzione italiana: Universal Pictures

lunedì 10 giugno 2013

La Top10 stregata

Tremate, tremate, le streghe son tornate! In realtà in tv, così come al cinema, le streghe non sono mai passate di moda. Spesso spalle in serie di genere, alcune hanno avuto l’onore di essere protagoniste assolute: quelle più spensierate si limitano a farci ridere parlando con gatti neri e arricciando il naso, mentre le più potenti hanno salvato il mondo diverse volte. Inizialmente rappresentate secondo l’iconografia classica della vecchia megera che vola su una scopa, pian piano le streghe sono diventate sempre più sensuali e accattivanti: liceali adolescenti o donne potenti, la strega ormai è vista come una sirena dall’immenso potere. Che siano buone o malvagie le streghe sono spesso tra i personaggi più carismatici della tv: vediamo quali sono quelle che ci hanno stregato di più con la loro magia. 


10 MELISANDRE – GAME OF THRONES (2011 – in corso) 
Melisandre (Carice van Houten), anche detta “la donna rossa” per via dei suoi capelli fulvi e del suo look total red, è una sacerdotessa di R'hlor, il dio della luce, e fedele consigliera dell'aspirante al trono di spade Stannis Baratheon (Stephen Dillane). Melisandre non esita ad avvelenare i suoi avversari ed è dotata di poteri misteriosi, grazie ai quali può prevedere il futuro, partorire mostri di fumo e sembrare eternamente giovane. Un tipino tutto fuoco.



9 NONNA ADDAMS – LA FAMIGLIA ADDAMS (1964 – 1966) 
Nonna Addams (Blossom Rock) è la classica strega: anziana e con capelli stoppacciosi, confeziona continuamente filtri e pozioni e può volare su una scopa. Ha però un grande senso dell'umorismo che la rende decisamente più simpatica rispetto a colleghe più inquietanti. 



8 ANGELIQUE BOUCHARD – DARK SHADOWS (1966 – 1971) 
Angelique Bouchard (Lara Parker), elegante e bella, è la nemesi del vampiro Barnaba Collins (Jonathan Frid): è stata lei a trasformarlo in un succhia-sangue dopo essere stata lasciata. Angelique è in grado di praticare la magia nera, con cui riesce a mantenere nei decenni il suo aspetto apparentemente angelico: una donna respinta che cova vendetta per secoli non è una persona facile da gestire. Nell'omonimo film di Tim Burton del 2012 il personaggio è stato reinterpretato da Eva Green. 



7 SABRINA SPELLMAN – SABRINA VITA DA STREGA (1996 – 2003) 
Sabrina Spellman (Melissa Joan Hart) è in apparenza una normale adolescente, almeno fino al giorno del suo sedicesimo compleanno: in quella data infatti le sue zie Hilda (Caroline Rhea) e Zelda (Beth Broderick) le rivelano che la loro è una famiglia di streghe e che da quel momento in avanti dovrà coltivare i suoi poteri. Divisa tra magia, libri di scuola e amori, Sabrina impara le arti magiche e si confida con il gatto nero parlante Salem, vera star della serie. 



6 LAFAYETTE REYNOLDS – TRUE BLOOD (2008 – in corso) 
Cuoco del Merlotte's, operaio nei cantieri stradali di Bon Temps e spacciatore di sangue di vampiro, Lafayette Reynolds (Nelsan Ellis) è un vero e proprio vulcano: cinico, ironico, a volte quasi caustico, ha una prorompente personalità che esprime con il suo abbigliamento estroso e il suo linguaggio scorretto. Scopre suo malgrado di avere dei poteri: è infatti un medium e in seguito diventa anche un brujo, uno stregone, grazie al suo fidanzato che gli passa i poteri in punto di morte. La sua non è certo una vita noiosa nonostante viva in una piccola città della Louisiana. 



5 BONNIE BENNETT – THE VAMPIRE DIARIES (2009 – in corso) 
Bonnie Bennett (Kat Graham) dovrebbe cominciare a farsi pagare da amici e parenti per i suoi servigi visto che ogni volta che combinano un guaio o hanno un problema è sempre lei a risolvere tutto: ultima discendente di una potente stirpe di streghe, Bonnie è una strega buona ma che, circondata da vampiri, lupi mannari, ibridi e amici poco svegli, spesso cede al lato più oscuro della magia. Rischio che paga sempre a caro prezzo. 



4 SAMANTHA STEPHENS – VITA DA STREGA (1964 – 1972) 
Samantha Stephens (Elizabeth Montgomery) è la strega più adorabile della tv: solare, bella e simpatica, con il suo nasino magico ha conquistato milioni di telespettatori, oltre al marito Darrin (Dick York). Impagabili inoltre i siparietti di Darrin con la madre di Samantha, Endora (Agnes Moorehead), vera e propria suocera-strega. Al cinema il personaggio di Samantha è stato ripreso da Nicole Kidman nel film omonimo del 2005. 



3 REGINA – C'ERA UNA VOLTA (2011 – in corso) 
Spietata, egoista, sadica: Regina (Lana Parrilla) è la strega cattiva per eccellenza. In grado di usare a suo piacimento le arti oscure, Regina può strappare i cuori delle persone a mani nude. Ossessionata dalla vendetta, il suo unico punto debole è l'amore materno per Henry (Jared S. Gilmore). Nonostante a un certo punto cerchi di redimersi e di seguire le sue poche scintille di umanità, l'oscurità è forte in lei ed è così che piace di più al pubblico: malvagia e irresistibile. 



2 LE SORELLE HALLIWELL – STREGHE (1998 – 2006) 
Le sorelle Halliwell, Prue (Shannen Doherty), Piper (Holly Marie Combs) e Phoebe (Alyssa Milano), a cui in seguito si aggiunge Paige (Rose McGowan), sono forse le streghe più famose della televisione. Ognuna dotata di un'abilità specifica, insieme riescono a formare un triangolo che dà loro immensi poteri e quando non basta consultano il Libro delle Ombre, testo di magia ereditato dalla nonna. Sempre coinvolte in battaglie con creature inquietanti, le sorelle sono anche perennemente invischiate in complicate storie d'amore, che sia con demoni, angeli bianchi o ragazzi normali. 



1 WILLOW ROSENBERG – BUFFY L'AMMAZZAVAMPIRI (1997 – 2003) 
Studiosa, timida e un po' nerd, Willow (Alyson Hanningan) inizialmente è l'amica secchiona della protagonista Buffy (Sarah Michelle Gellar), che, grazie alla sua intelligenza, spesso riesce a risolvere situazioni complicate. Nel corso della storia Willow si appassiona quasi per gioco alla stregoneria e scopre così di avere dei poteri incredibili: la ragazza è infatti in grado di confezionare pozioni, formulare incantesimi e addirittura resuscitare i morti. La sua potenza cresce di serie in serie e, benché ogni tanto si faccia affascinare dal lato più oscuro della magia, la ragazza dai capelli rosso fuoco ha più volte salvato il mondo. Uno dei pilastri fondamentali della serie, nonché una delle streghe con l'evoluzione più interessante e completa della tv. Team Willow forever.




Pubblicato su TvZap.
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